campionato mondiale / europeo Arco Lago di Garda

Qualche impressioni dei partecipanti


I L   P R O D I E R E   D E L   T O X I C   R A C I N G   T E A M   ! ! ! ! 

Il campionato Topcat di Torbole penso sia stato il più bello e il più divertente a cui abbia mai partecipato, sia per il vento, anche se non fortissimo(comici aspettavamo) e per la compagnia che era veramente fantastica.

Il campionato si apre con la regata di prova, le cui condizioni non erano delle migliori (poco vento e tanto freddo) ,e subito ci siamo accorti che il campo di regata non era semplice come pensavamo e cosa ancora più importante che il mitico Mimmo e il veterano Bubu erano velocissimi!!! e allora infreddoliti e un po’ depressi torniamo a terra dopo solo un giro .

Le regate sono andate nel complesso abbastanza bene anche se l’ apoteosi l’abbiamo raggiunta nei 2 giorni di vento forte in cui veramente ci siamo divertiti tanto(e abbiamo fatto 2 secondi posti), anche se, in quelle condizioni noi poveri prodieri abbiamo tanto da lavorare (scotta, carrello, cunninghum,e soprattutto vedere le boe) mentre i nostri amati timonieri come il mio fanno i sorrisi alle ragazze e hai fotografi!!!!

Questo campionato è stato molto bello anche dal punto di vista delle feste notturne organizzate dal circolo di Arco che sono state veramente bellissime , come ad esempio il beach party in cui al tavolo degli italiani sono stati consegnati tanti vassoi di birra !!!!!( Da chi sono stati portati?!?!?! perché io proprio nn me lo ricordo!!!!).

Apparte tutto vorrei ringraziare Uwe e lo zio Mughu che hanno dovuto sopportare i nostri capricci per le camere , il padre spirituale del toxic racing team (Mimmo) insomma un po’ tutti….
Ragazzi siete fantastici continuate così!!!!!!!!!!

Guidino


L A   D U R A   V I T A   D E L   P R O D I E R E   D I   G E G È 

La regata di Torbole è stata senz’altro la più faticosa alla quale abbia partecipato, ma anche una delle più belle.

Dopo i primi allenamenti e la regata di prova, nonostante non ci fosse sembrato di essere particolarmente veloci, parecchie persone davano per scontato che appena sarebbero iniziate le regate saremmo stati fra i primi.

Sapevo già che Roberto fosse un ottimo timoniere, ma sinceramente non credevo che alla prima regata insieme saremmo riusciti a competere per i primi posti. In ogni modo; i giorni che hanno preceduto il campionato sono trascorsi piuttosto tranquilli, salvo: pioggia, qualche piccola discussione sull’assegnazione delle camere (peraltro dovute al fatto che in pratica nessuno si sia preso il disturbo di dare conferma a Gianluca e Uwe che si sono accollati il compito di prenotare e organizzare la trasferta) ed il mio timoniere che ha ritenuto un allenamento sufficiente ed è tornato a casa per lavorare e già che c’era fare una regata con il “Millenium”! D’altronde quattro giorni senza regate sarebbero stati troppi per Gegè…

Nel momento in cui sono cominciate le gare, per me è stato come iniziare un corso accelerato di regata; controllo della barca, osservazione del campo di regata, allineamento e punti di riferimento per la partenza e sul campo, conduzione della barca! Vedendo Roberto così tranquillo a terra, non avrei mai pensato fosse tanto meticoloso nella preparazione di una prova. ( a bordo avevamo tre orologi per prendere il tempo…sarà che li vende e deve farsi pubblicità?).

Cominciando le regate ci siamo subito resi conto di prediligere il vento forte nonostante fossimo l’equipaggio più leggero ed in queste condizioni siamo anche riusciti a vincere due prove. Il campionato è stato combattuto fino all’ultima prova, gli avversari non hanno regalato niente( e perché avrebbero dovuto?) e questo ha spinto tutti a cercare di migliorare ogni dettaglio della regata: come si sta a trapezio, quando e come lavorare con la scotta randa, come issare lo spy, quando lascare il cunninghum; a bordo, almeno da noi, era un dialogo continuo. Per fortuna Gegè è stato molto più tranquillo di quanto non fossi io gli ultimi due giorni ed ha continuato a pensare a tutto questo portandomi a lavorare parecchio ma rendendo allo stesso tempo la regata un’esperienza interessante ed utilissima olte che molto divertente.

Così al termine di cinque giorni di gare in uno dei posti più belli che ci siano, siamo riusciti a classificarci secondi dietro all’imprendibile Landenbergher, grazie anche all’aiuto d’Alberto che nell’ultima partenza ha chiuso l’Austriaco, addirittura ritirato dalla prova. La sera della premiazione,dopo qualche bottiglia di vino ha confessato di essersi ritirato perché aveva troppe barche italiane attorno…colpa d Alberto, Gianluca e Luca che volevano aiutarci? Franco no, perché già da un paio di giorni lavorava per noi affondando tutti coloro che ci si avvicinassero! Da notare che mentre io agitatissimo non smettevo di controllare la linea e gli avversari Gegè ha continuato tranquillamente a fischiettare “I will survive” fino a due minuti dalla partenza dell’ultima prova con l’austrico che intanto cercava di portarci fuori.

Non mi resta che ringraziare Roberto (o la scuffia della Nicole? J) per avermi dato la possibilità di partecipare ad una regata molto bella ed una trasferta veramente piacevole.


A N G O L O   D E L   P R O D I E R E 

.....cazza quela randa , lasca quella randa , cazza que fiocco , non vedi che i filetti non lavorano ,vai fuori, piegati, vai sotto vento, vieni su ,vai giu, siamo al vento, non stiamo andando, dove vanno gli altri, dove sono, perche non andiamo, hai finito di apparecchiare, fai con comodo, pero muoviti, ecc ecc...!?!?

Carissimi prodieri sono uno di voi, volevo congratularmi con tutti voi, per la grinta, la bravura e correttezza, vista Garda.
Ma ora basta, con elogi, meriti e riconoscimenti solo per noi prodieri.
Cerchiamo invece di aiutare questi nostri poveri timonieri, i quali vengono sottoposti continuamente a forti stress fisici e mentali, senza mai essere davanti ai riflettori. Quindi proporrei, se siete d’accordo, di aiutarli ad eliminare un po di tute quelle incombenze che hanno.
Comincerei col prendere noi prodieri, lo stik in mano, e fare noi la partenza piu la prima bolina, naturalmente scotta randa compresa, poi riprendere il tutto come prima.
Per noi e cosa poca farlo, pero sono convinto, che ai nostri cari timonieri, faccia piacere sapere che c`e qualcuno che pensa a loro !?!?!?!?

Con affetto
Tschu Tschu


B E A T I   I   U L T I M I   . . . . 

Sono Massimiliano Fabbri, prodiere sul K2 con Uwe Basler,
alla prima esperienza come regatante in un campionato TOPCAT.

E’ iniziato tutto Domenica 18 Settembre con una regata di prova in una giornata fredda e con poco vento, svantaggiosa per noi, visto il nostro peso decisamente alto come equipaggio.La settimana è proseguita con condizioni simili ,quindi per noi risultati negativi e sempre lontani dai primi .

Nei giorni successivi all’aumentare del vento anche le nostre prestazioni sono migliorate¸raggiungendo un tredicesimo posto di regata e un ventunesimo nonostante una scuffia (colpa mia).
Finalmente nell’ultima giornata, vento forte e un bel sole(ideale per noi). Andando alla partenza rompiamo il trapezio e lo stick dei timoni e scuffiamo.Si torna a terra ,aggiustiamo il tutto (Uwe e’ un razzo), poi arrabbiatissimi torniamo alla partenza che e’ eccezionale.
Siamo terzi fino a meta’ della seconda bolina quando all’improvviso una forte botta poi un salto in acqua, rottura dell’albero. “Che sfiga” non abbiamo piu ‘ tempo per recuperare per noi fine campionato ,trentesimo posto con un po’ di rimpianto resta comunque una bella avventura specialmente per chi come me’ era alla prima esperienza .

Un grazie al Circolo vela Arco per l’organizzazione sempre eccellente.



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